Perché è necessario oggi far nascere un nuovo sindacato?
In sintesi, perché:
- tra i tanti esistenti, anche di antica e rispettata tradizione, non c’e’ quello che possa rappresentare, con particolare e specifica competenza, un mondo di uomini e donne che hanno concluso il loro percorso di servizio, più o meno lungo, in uniforme, nello Stato;
- troppi atti e pubblici commenti, prodotti anche in sede politico-amministrativa, rivelano che le caratteristiche dei loro particolari trascorsi di servizio non trovano una giusta gratificazione e conseguente riscontro in sede decisionale e nella pubblica opinione;:
- non è possibile continuare a vedere considerate queste Persone fuori dal dialogo sociale e quasi un “peso” che, ci si augura , possa scaricarsi al più presto.
Si tratta di Persone che hanno svolto un servizio anche gravato di un solenne giuramento di fedeltà, che implica l’accettazione di particolari obblighi aggiuntivi, rispetto a quelli ordinariamente osservati da tutte le altre categorie di lavoratori, ancorché compensati da particolari benefici amministrativi e normativi, variati nel tempo, di cui spesso si misconosce, ora per allora e ingiustamente, la ratio compensativa.
Si tratta di Persone che hanno giurato di Servire e mai di servirsi dello Stato e della cosa comune, affidata alla loro diuturna azione di difesa, preservazione, cura e sviluppo e che hanno svolto, per cosciente scelta, il proprio lavoro in particolari condizioni di obbedienza, accettando di essere disciplinati da molte leggi e regolamenti, che le altre categorie di professioni e di lavoro non subiscono, rinunciando, a suo tempo, a servirsi della parola “sin-dacato” che significa, dal greco antico, “giustizia insieme”, nella fiducia di un sistema di regolazione alternativo dei rapporti di lavoro che non potesse comunque negare loro la giustizia.
Ora alcuni di noi – perché tra quelle persone ci siamo anche noi-hanno pensato di mantenere vivo, ormai cessato il Servizio, l’orgoglio di aver fatto parte di quella particolare schiera di uomini e donne e si sono resi conto di come sia necessario fare in modo che si continui a distinguere e proteggere-considerandoli ancora “parte sociale”- chi ha accettato di Servire un datore di lavoro, lo Stato, che ha rappresentato e continua a rappresentare anche loro, all’interno di un’idea condivisa di bene comune, da difendere persino a costo della vita.
Per questo motivo si costituisce questo” sindacato” che, letteralmente, possa declinare la necessità che si persegua,” insieme”, la giustizia nel conseguimento dei diritti leciti di ognuno di noi. Crediamo, infine, che solo “insieme” si possano creare ancora occasioni di costituzionale sussidiarietà attiva per il bene comune, che coagulino residue, ma non trascurabili, energie e capacità professionali rintracciabili fra gli associati al sodalizio sindacale.
i fondatori