“TUTTI COLORO CHE SCRIVONO SONO UN PO’ MATTI. IL PUNTO E’: RENDERE INTERESSANTE QUESTA FOLLIA” (Francoise Truffaut, regista).
Cari amici, ben trovati! Mi auguro che godiate tutti di ottima salute a dispetto del “Coronavirus”!
Purtroppo, per la 3^ settimana di seguito, siamo costretti ad occuparci di questo brutto argomento che ci preoccupa ogni giorno di più e voglio farlo con una riflessione di carattere generale che investe un pò tutti i Paesi o, quanto meno, tutti quelli che “contano”, tra i quali ci siamo anche noi.
Ogni anno, ciascuno di questi Paesi spende -chi più, chi meno- una discreta fetta del suo pil per onorare quel vecchio detto latino “si vis pacem para bellum”, e quindi, giustamente, le spese vengono orientate all’incremento di mezzi idonei per la difesa dal “nemico”, ma è possibile – e qui sta il mio disappunto – che nessuno abbia mai riflettuto che il paventato “bellum” possa essere scatenato, oltre che da esseri umani, anche da “virus”, o se ci hanno pensato perché contro questi si fa poco o nulla di carattere preventivo? Mi spiego: a quello che è dato sapere ai non addetti ai lavori, come me, i “Corona” sono una famiglia di virus che si conosce da anni ma uno di questi, mutando, ci ha colto di sorpresa! Ora, io dico, sicuramente non sarebbe stato possibile creare un vaccino per ognuno -in quanto le mutazioni sono imprevedibili- ma perché non si è orientata la ricerca ad individuare, quanto meno, un medicinale efficace che possa attaccarli, provenendo tutti da una stessa famiglia? Forse quello che dico è fantascienza, ma il più grande divulgatore di fantascienza moderno, il russo Isaac Asimov, affermava che tutto ciò che l’uomo è capace di prevedere con l’immaginazione, prima o poi potrà essere realizzato. Chissà?
Altra riflessione.
In Europa, dopo appena tre mesi, abbiamo dovuto -e non solo noi- rimpiangere Mario DRAGHI, il quale mai e poi mai se ne sarebbe uscito con una frase come quella pronunciata dal suo successore Christine Lagarde “non è compito della Banca Centrale chiudere gli spread” come a dire “non è compito della Banca Centrale aiutare i Paesi in difficoltà perché colpiti dall’epidemia di Coronavirus”. Quanta differenza con DRAGHI, Italiano vero, dal grande cuore, che ha aiutato tutti in Europa, come si deve e si può fare; e meno male che altri -tra cui l’economista Philip Lane, del Comitato Esecutivo della BCE- anche su risentita sollecitazione del nostro Presidente Mattarella, ma soprattutto per il volo in picchiata delle borse europee a seguito della dichiarazione di Lagarde, sono subito intervenuti per mettere una “pezza a colore” e ridare fiato e colore ai mercati. Io mi domando: “Ma dopo questa uscita la Christine Lagarde potrà continuare a stare al suo posto?”. Comunque andrà, ritengo che il “Coronavirus” possa essere la cartina di tornasole per l’Europa: al termine di questa brutta avventura, -perché, state certi, un termine avrà- sarà inevitabile porsi delle domande, al di là di Schengen e della moneta comune e cioè: “Ma l’Europa è stata utile in questo frangente? Ha saputo organizzarsi ed organizzarci adeguatamente e tempestivamente? Ci siamo aiutati come dovrebbe farsi tra componenti di una Unione di Stati oppure ognuno ha pensato ai fatti suoi?”. La risposta a queste domande determinerà, sicuramente, il futuro dell’Unione Europea.
Altra riflessione, questa volta interna.
Penso che in casi come questi, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto nominare una Unità di Crisi Pensante ed esperta a 360° dei vari aspetti del problema, assolutamente apartitica -in situazione di crisi al buio, come questa, essere di parte o soltanto svolgere politica attiva fa solo male- che doveva avere nel governo il suo braccio “costituzionale” ma che doveva essere aperta a qualunque suggerimento o provvedimento idoneo ad affrontare il problema. Mi direte: “Ma non è costituzionale!”. Vi rispondo: il diritto latino diceva “nell’emergenza non si conoscono regole”. Mi spiego con un esempio: perché il Governatore della Lombardia ha potuto accaparrarsi Guido Bertolaso -da tutti ritenuto in possesso della massima esperienza per fronteggiare la crisi- ed il Governo non ci ha pensato o non lo ha voluto, forse perché di altra parte politica, in quanto dal punto di vista giudiziario è stato assolto da tutte le accuse che ingiustamente gli erano state rivolte? E’ ovvio che siamo tutti consci della difficoltà del momento ed apprezziamo sinceramente la dedizione e la disponibilità palesate dalla classe politica dirigente, ma in situazioni come questa che stiamo vivendo, ritengo che la politica debba farsi da parte, se non per garantire il costituzionale assetto del Paese, avvertendosi, come si avverte, la necessità che l’emergenza sia gestita da un gruppo di persone competenti, equilibrate, mature, che abbiano la freddezza -acquisita con l’esperienza- e la capacità di valutare tutti gli aspetti del problema e non sembra che l’attuale assetto di risposta all’emergenza abbia queste necessarie caratteristiche, in particolare l’indispensabile esperienza di vita; vi sono vari esempi nel senso, riportati dai media.
E per finire l’argomento mi pongo, adesso, alcune domande.
Prima domanda: “Perché da noi non vengono disinfettate le strade, come ho visto in televisione che dal primo momento si è fatto in Cina, dove, evidentemente, ne hanno trovato giovamento?”
Seconda domanda: “Sono state date disposizioni per i senzatetto che evidentemente non possono restare in casa, non avendola, ma che restando in strada sono a rischio per se stessi e per gli altri, in quanto possibili veicoli di infezione? Sono stati loro assicurati i pasti quotidiani, visto che molte mense hanno chiuso, visto che negli ospedali, dove spesso ricevevano i pasti precotti non utilizzati, non li faranno di certo entrare e visto che non potranno nemmeno essere oggetto della generosità della gente che non esce più di casa?”
Terza domanda: “Si è pensato a garantire la agevole percorribilità delle autostrade per i camionisti, lasciando obbligatoriamente aperti dei distributori di benzina e degli autogrill – magari a turno- altrimenti si corre il rischio -già vagheggiato da alcune associazioni di camionisti- che possa incepparsi il sistema di trasporto su gomma -è sempre tardi per rammaricarsi su quanto si poteva fare per renderlo, almeno al 50%, su rotaia e non si è fatto- che non garantendo più le consegne, potrebbe portarci anche ad una emergenza alimentare?”
Purtroppo l’emergenza sanitaria ci fa sottovalutare altre notizie importanti che, però, voglio citarvi, seppur brevissimamente.
Prima notizia: nei giorni scorsi, approfittando dell’emergenza sanitaria, si è sviluppata una forte ribellione, contestuale, in molte importanti carceri di tutta la Penisola: da San Vittore a Milano, a Rebibbia a Roma, dal carcere di Foggia -dove molti detenuti sono riusciti ad evadere e non tutti sono stati recuperati- all’Ucciardone di Palermo; ma tumulti si sono avuti anche nelle carceri di Torino, Alessandria, Rieti, Santa Maria Capua Vetere, Trani , Piacenza, Bologna ed, infine, Modena dove sette detenuti sono morti per overdose di psicofarmaci, sottratti dopo un vero e proprio assalto all’infermeria. La motivazione ufficiale delle proteste è indicata nelle norme contenute nel decreto legge emanato per contenere l’epidemia, quali l’ipotesi di sospendere i permessi premio e la semilibertà, nonché le limitazioni alle visite dei parenti. E’ singolare, però, la contestualità della protesta, quasi che a promuoverla fosse un’unica mente o un’unica mano: si vedrà, ma rimane comunque il fatto della estrema necessità di costruire nuove carceri. Domanda: “Abbiamo una moltitudine di caserme dismesse, ma perché non le adattiamo a carceri, magari per i reati più lievi?”
Altra notizia che voglio proporvi viene dall’estero e propriamente dalla Russia: in questa settimana la Duma russa, inaspettatamente, ha deciso di modificare la Costituzione azzerando, nella nuova configurazione, i mandati presidenziali e quindi consentendo al Presidente Putin di ricandidarsi nel 2024 e ricoprire, potenzialmente, due nuovi mandati sessennali, quindi fino al 2036. Putin sarebbe in effetti il nuovo Zar e sarebbe, come permanenza al potere, secondo solo al vero Zar Pietro il Grande, che governò Tutte le Russie per ben 43 anni (contro i potenziali 36 di Putin). Ma questi sono altri Uomini ed altre Storie!
Ultimissima menzione.
Il 14 marzo u.s., è caduto il Bicentenario della nascita di Vittorio Emanuele II, il “Padre della Patria”, il Re del Risorgimento Italiano, l’uomo che riuscì a riunire il Paese: il silenzio delle Istituzioni è stato “tombale”!
Ragazzi, questa è Storia non Politica!
Scusatemi per la lungaggine di oggi ma gli argomenti lo meritavano.
BUONA SETTIMANA A TUTTI
Segretario Generale di SI.A.MI.CO.
Gen. C.A. CC (c.a.) Serafino Liberati
Fonti utilizzate:
Il Messaggero, la Repubblica, il Giornale, il Fatto quotidiano, Avvenire, MF, Il Sole 24 ORE, Il Manifesto, Corriere della Sera, Libero, Il Giorno, La Notizia, La Verità, Left, La Stampa, Italia Oggi.