“TUTTI COLORO CHE SCRIVONO SONO UN PO’ MATTI. IL PUNTO E’: RENDERE INTERESSANTE QUESTA FOLLIA” (Francoise Truffaut, regista).
Cari amici, ben trovati!
Oggi è il giorno della Raggi!
Avrei voluto commentare gli “Stati Generali” dell’Economia, convocati dal Premier Giuseppe Conte, asseritamente per il rilancio dell’Italia dopo la Pandemia, ma la fretta con cui sono stati approntati -queste cose a mio parere richiedono un ben diverso tempo di preparazione- i personaggi invitati (Perché si è invitata la Troika europea? Le proposte si discutono e si approntano “in famiglia” e poi, quando tutto è concordato, se ne fanno partecipi gli “altri”. Perché il nostro economista più rappresentativo, Mario Draghi, non è presente?), la non partecipazione di ampi segmenti della società italiana, mi hanno consigliato di attendere la fine delle riunioni ed i risultati conseguiti prima di parlare; per altro io, per mia disposizione mentale, non entro in polemica a prescindere, se le idee sono buone e servono a migliorare, o meglio, a risolvere le situazioni, ben vengano, da qualunque parte siano proposte. Inoltre il coro di voci dissenzienti ed i vari appellativi di più o meno garbato dileggio, attribuiti con svariate motivazioni, dai media, all’Operazione -“Arma di distrazione di massa”, ”Statue Generali”, ”Stati Confusionali”, “Stati Generici”, “Stati Fallimentari”- ed, infine, il semplicistico suggello del Presidente Mattarella ”bene tutto ciò che unisce”, non mi hanno fatto, in verità, capire molto, per cui, come sopra detto, preferisco attendere.
Torniamo alla Raggi!
Manca cica un anno alla scadenza del suo mandato, ma poco meno di un mese fa, il Capo Reggente dei 5Stelle, Vito Crimi, comunicò in una video riunione con i parlamentari “grillini”, romani e laziali, l’intenzione di ricandidare la Raggi a Roma, superando il “tetto” dei due mandati per i Sindaci -così come lo è per i Consiglieri Comunali- previa, però, sottoposizione della operazione alla piattaforma “Rousseau”, cioè al parere degli iscritti.
La reazione dei videoascoltatori fu di “non ostilità” alla proposta. Ed è naturale che fosse così, in quanto la motivazione principale della proposta non è la ricandidatura della Raggi a Roma, perché non può sfuggire ad un personaggio attento come Crimi, quanto abbia disilluso la Sindaca durante il suo mandato -soprattutto nel mancato conseguimento di quelli che erano i suoi obiettivi dichiarati: rifiuti, mobilità e decoro della Capitale- e quanto numerose e pesanti siano le critiche alla sua amministrazione da parte di tutte le forze politiche, compresi il PD e parte dei 5 stelle. La motivazione principe che ha indotto Crimi ad aprire, di fatto, la prossima competizione per il Campidoglio, con un anno di anticipo, secondo me, è, invece, da ricercare nella volontà, neppure tanto nascosta, di superare la regola principe dei 5stelle -il limite dei due mandati- anche per i Parlamentari, che se non venisse modificata comporterebbe l’uscita dall’agone politico di tutto lo Stato Maggiore “grillino” (praticamente, tutti i big non potrebbero ricandidarsi). Alla Raggi la cosa andrebbe benissimo -in caso contrario l’epilogo sarebbe una squallida ed amara fuoriuscita (quante speranze aveva alimentato, nel 2016, il 63% dei voti ottenuti!)- e sta già abbandonandosi a nuovi sogni, avendo, per altro, ottenuto il placet addirittura da Di Maio. Placet “peloso”, dico io, perché consentirebbe, a quest’ultimo, di aprire anche all’Appendino a Torino, molto più vicina a lui ed inoltre, e non è cosa da poco, allontanerebbe la Raggi dal suo -di Di Maio voglio dire- unico contraltare negli Stati Generali del prossimo Autunno: Alessandro Di Battista. Ma, soprattutto, potrebbe aprire, in quell’occasione, ad un voto unico su sindaci e parlamentari, per superare, per tutti, il famigerato “tetto” del 2° mandato.
Il “grimaldello” Virginia, vuole, però, già in estate, la consultazione sulla piattaforma Rousseau, per estendere ai sindaci quello che è previsto già per i consiglieri comunali, ma Davide Casaleggio -il proprietario di Rousseau- non sembra essere d’accordo sul terzo mandato ed infatti, nei giorni scorsi, a margine della presentazione del bilancio 2019 dell’Associazione “Rousseau”, ha dichiarato: “Due mandati? Nel momento in cui ci sono le regole, noi le facciamo rispettare”, evidenziando così, se ce ne fosse stato bisogno, l’importante, contrastato dibattito, nell’ambito dei 5 Stelle, sull’opportunità del 3° mandato.
L’anticipata campagna elettorale -di particolare difficoltà- ha sorpreso le altre forze politiche che, un po’ in ordine sparso, hanno cominciato a sfornare nomi di possibili candidati, scontati alcuni ed altri non privi di un certo “fascino avventuriero”: e così -data per ovvia la presa di distanza dalla candidatura di Salvini e della Meloni- per la Lega si sono sentiti i nomi di Franco Frattini e di Giulia Bongiorno; per Fratelli d’Italia i nomi di Fabio Rampelli e di Luca Barbareschi. Più ampie ed articolate le ipotesi per la Sinistra: da un indipendente come Carlo Calenda addirittura ad un Ministro -Roberto Gualtieri-, da Roberto Morassut ad Enrico Letta, da Davide Sassoli -Presidente dell’Europarlamento- a Claudio Gentiloni, dall’autocandidatosi, attore, Massimo Ghini, a quella che viene considerata la candidata occulta del PD, Monica Cirinnà. Per finire un autentico colpo di genio: spostare Giuseppe Conte da Palazzo Chigi al Campidoglio. Un’idea fuori dal comune ma non priva di una sua logica: si cambierebbe un Premier debole in Parlamento con qualcuno decisamente più forte e si metterebbe come inquilino del Campidoglio un personaggio in piena ascesa di popolarità personale. Staremo a vedere, ci sono ancora 12 mesi e può succedere di tutto!
Ed anche per oggi ho finito!
BUONA SETTIMANA A TUTTI E SIATE CERTI “non prevarrà ma nessuno potrà farcela da solo”!
Segretario Generale di SI.A.MI.CO.
Gen. C.A. CC (c.a.) Serafino Liberati
Fonti utilizzate:
Il Messaggero, la Repubblica, il Giornale, il Fatto quotidiano, Avvenire, MF, Il Sole 24 ORE, Il Manifesto, Corriere della Sera, Libero, Il Giorno, La Notizia, La Verità, Left, La Stampa, Italia Oggi.